Riparte l’edilizia popolare nel Lazio

Previsti 708 nuovi alloggi, 18 già realizzati ed assegnati

708 nuovi alloggi, è questo l’obiettivo che la Regione Lazio e l’ATER di Roma si sono dati per il triennio 2019-2021, così l’Ass. Valeriani ha presentato il nuovo Piano Triennale ATER 2019-2021 di edilizia residenziale pubblica. Finanziato con fondi regionali per complessivi 68,1 milioni di euro, il Piano – elaborato dall’ATER di Roma e illustrato dal direttore generale, Andrea Napoletano – costituisce una risposta concreta al fabbisogno abitativo, che nella Capitale riguarda oltre 12 mila famiglie in attesa di un alloggio popolare.

Nessun consumo di suolo ma rigenerazione dei quartieri

L’operazione ideata da Regione ed Ater è all’insegna della rigenerazione e del recupero, prevedendo interventi su edifici incompiuti, la riqualificazione dei piani terra (piani pilotis) e il frazionamento di appartamenti di grande metratura per adeguarli agli attuali standard dei nuclei familiari.Per tutti gli interventi si adotteranno soluzioni costruttive ad alta sostenibilità ambientale con l’obiettivo di garantire la piena autosufficienza energetica degli edifici.

Il piano è già avviato e produce i suoi  primi effetti

Un inizio di questo piano lo avevamo visto con l’inaugurazione, da parte dell’Ass. Valeriani nei giorni passati dell’’edificio ATER appena completato in Via Bembo, a Primavalle, in cui sono stati realizzati 18 nuovi alloggi, di cui 3 per persone diversamente abili. A questi se ne aggiungeranno altri 4 attraverso il cambio di destinazione d’uso dei locali al piano terra, che potranno essere assegnati, per l’assenza di barriere architettoniche, a famiglie con disabilità.

Efficienza energetica e servizi per il quartiere

L’edificio di Primavalle è stato realizzato ad alta prestazione energetica (classe A ) ed è dotato di impianti fotovoltaici e di solare termico. Al piano terra, sul fronte strada, ci sono altri due locali che verranno destinati a servizi per il quartiere (ad es. CAF). l costo dell’operazione è stato di 2,2 milioni di euro di fondi Regione Lazio e MIT