Quando l’assegnatario di un alloggio viene meno per uscita dal nucleo familiare o per decesso, gli altri membri superstiti del nucleo possono richiedere ad Ater di subentrare a questo nel contratto ottenendo un nuovo contratto a proprio nome.
Chi può richiedere il subentro?
I requisiti soggettivi, stabiliti dalla Legge Regionale 12 del 1999, prevedono che gli aventi diritto a richiedere il subentro debbano appartenere al nucleo originario, cioè essere stati inseriti nel nucleo familiare al momento in cui l’alloggio è stato assegnato oppure, in caso di precedenti subentri o ampliamenti del nucleo, di essere inseriti nel contratto di locazione attualmente in vigore con Ater.
Sono, quindi titolati a richiedere il subentro: il coniuge o il convivente di fatto, i figli e la prole del coniuge.
In caso di separazione giudiziale, di scioglimento del matrimonio o di cessazione degli effetti civili dello stesso, di scioglimento dell’unione civile, all’assegnatario subentra nell’assegnazione l’altro coniuge o l’altra parte dell’unione civile, sempre che il diritto di abitare nella casa coniugale sia stato attribuito dal giudice a quest’ultimo.
Quali sono i requisiti per richiedere il subentro?
E’ necessario che durante il periodo di locazione non siano venuti mai meno i requisiti patrimoniali previsti dalla L.R. 12/99 e dal Reg. Regionale del Lazio 2/2000:
I requisiti personali sono:
- Non avere morosità con l’ente per il canone, le spese per i servizi compresi quelli per l’autogestione;
- Non essere stato titolare di precedenti assegnazioni di alloggi popolari (es. rientro nel nucleo originario di figli che hanno avuto alloggi popolari in assegnazione), di alloggi finanziati con il fondo destinato all’edilizia agevolata o fondi pubblici di qualsiasi forma erogato dallo Stato o da enti pubblici, salvo che l’immobile non risulti inagibile o non utilizzabile dal nucleo familiare;
- Non aver occupato alloggi popolari;
- Non avere redditi superiori ai limiti previsti dalla legge;
- Non essere proprietario di alloggi, essere beneficiari di usofrutto, diritto di abitazione oppure avere contratti di locazione di alloggi adeguati ad accogliere il nucleo familiare.
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